Il 4 marzo 2013 alle ore 21:30 un terribile incendio di natura dolosa distrugge gran parte delle aree espositive del Science Centre. Con i suoi 350 mila visitatori all’anno è tra i luoghi-simbolo dei progetti di bonifica e rinascita di Bagnoli, ex area Federconsorzi, considerato, nel suo genere, un piccolo e raro gioiello della città e uno tra le più valide attrattive turistiche.
Il museo interattivo e il planetario (circa un’area di 10 mila metri quadrati) in pochi minuti non ci sono più divorati dalle fiamme. Il fronte del fuoco è lungo più di un centinaio di metri, e dal rogo si alza una colonna di fumo visibile da buona parte della città.
Viene così raso al suolo un polo, nato dall’intuizione del fisico Vittorio Silvestrini, inaugurato nel 2001, che in una dozzina d’anni aveva guadagnato consensi e credibilità, importante strumento di educazione e diffusione della cultura scientifica attraverso mostre, incontri con scienziati, campagne e attività di promozione scientifica e tecnologica, progetti di collegamento tra scienza e società a livello nazionale, europeo e internazionale.